il territorio
Prendete un colle, il più possibile simile a un cono. Poi iniziate a ricoprire di case i suoi fianchi regolari e arrotondati. Sulla cima, ovviamente, ponete un castello, però magari aggiungetevi anche una chiesa, con tanto di facciata bene evidente e di campanile. Poi aspettate che il sole cali e, in quella luce crepuscolare che i fotografi chiamano “ora blu”, accendete a una a una le luci delle case, mentre il fondale del cielo non è ancora nero ma, appunto, blu, blu cobalto, blu come… Ma certo! Come la carta che si usa per il cielo dei presepi! E forse che quello che ora avete davanti non appare come un paese-presepe? Una definizione a cui i 5mila abitanti di Morano Calabro sono abituati, visto che è diventata quasi un luogo comune. Ma che importa. Il piccolo borgo, ai confini settentrionali della Calabria, è davvero uno scenografico gioiello in pietra, con le case addossate le une alle altre e, sullo sfondo i monti Pollino (2248 mt), Serra Dolcedorme (2267 mt) e Serra del Prete (2181 mt). Di fatto, Morano Calabro è uno dei centri storici più intatti e affascinanti della provincia di Cosenza e di tutta la Calabria.